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La prima pistola spara orecchini venne prodotta dalla ditta ROIVIAN RESEARCH ( STUDEX ) negli anni sessanta. Il disegno originale venne creato copiando la pistola in uso per inserire il codice di identificazione nelle orecchie delle mucche. Il sistema non venne alterato se non perla differenza del sistema meccanico di caricamento degli orecchini a pressione. La pistola è costituita sia da parti in metallo , sia da parti in plastica e quindi non può essere sterilizzata correttamente.
COSA NON VA’ NELLA PISTOLA SPARA ORECCHINI?
La pistola, a discapito di ciò che dichiarano i produttori, non è pulita e tanto meno offre un servizio sicuro. Numerosi casi di trasmissione di malattie, inclusa |’epatite B, sono documentati in numerose riviste mediche finlandesi, inglesi e statunitensi, tanto per citare alcuni paesi… Queste malattie vennero acquisite durante la “normale” procedura del foro al lobo ed alcuni medici espressero la loro preoccupazione che ben più pericolose malattie infettive possono essere trasmesse in questo modo.
L’ORECCHIO E’ UNA PARTE DEL CORPO !!
MoIte persone che si fanno forare da piercer professionali continuano ad utilizzare la pistola peri buchi alle orecchie. Molti Stati che hanno considerato una legislazione sul body piercing hanno varato, nonostante ciò, legislazioni speciali e più “morbide” perla regolamentazione del foro alle orecchie… Noi ci domandiamo perchè debba essere così, quando le orecchie hanno la stessa circolazione del sangue di tutte le altre parti del corpo e può potenzialmente trasmettere malattie come ogni altro tipo di foro. Un buco nella pelle è sempre un buco nella pelle. Il sangue che circola nel lobo è sempre sangue! Un patogeno che trova accesso attraverso il foro dell’orecchio può creare gli stessi danni di un patogeno entrato da altre parti di pelle danneggiata! Non ci possono essere distinzioni di misure igieniche di protezione tra i lobi ed altre parti del corpo. Un foro è un foro e le orecchie non sono magicamente esenti dalla trasmissione delle malattie e la pistola spara-orecchini è per queste ultime un’ ottimo veicolo di infezioni di vario tipo.
MICRO SPRUZZI DI SANGUE
Quando un’ oggetto dalla punta arrotondata o a fuso come I’orecchino a pressione è forzato attraverso la pelle è inevitabile che si creino microscopici spruzzi di sangue. Queste invisibili particelle colpiranno tutto ciò che so trova attorno: chi fora, chi viene forato e la pistola verranno quindi a contatto con del potenziale sangue infetto. E’ inoltre risaputo e frequentemente dichiarato che la pistola può causare anche perdite di sangue ben visibili. Queste pistole normalmente non vengono pulite in nessun modo, o vengono pulite con alcool, che è un prodotto disinfettante assolutamente inefficace. I produttori ammettono che questi spruzzi di sangue avvengono, ma si appellano al fatto che la pistola col suo meccanismo è esente dal contatto con il sangue rendendo quindi inutile la sterilizzazione. Ma oggi chi potrebbe accettare questa giustificazione da una banca del sangue, da un dentista o da una qualunque persona che ha a che fare con il sangue di diverse persone?
LA PISTOLA NON PUO’ ESSERE STERILIZZATA
Ogni piccola goccia di sangue resterà quindi sulla pistola, aspettando il cliente successivo. Alcuni produttori dichiarano che le loro pistole sono sicure perchè il corpo della pistola non tocca mai le orecchie: ma le mani di chi fora toccano sia la pistola che I’ orecchio da forare, di solito senza guanti. Inoltre i capelli e le mani sporche del cliente vengono spesso in contatto con |’area da forare o con la pistola. Tutto ciò perde comunque peso quando si considera che la pistola viene spesso usata per forare la cartilagine de|I’orecchio, le narici, I’ombelico ed altre parti del corpo dove il contatto diretto tra la pistola ed i tessuti è inevitabile. Il fatto che alcuni produttori fanno un punto di forza sul concetto che la pistola e l’area da forare non entrino mai in contatto la dice lunga sulla loro idea di pulizia ed igiene della pistola stessa.
CONTAMINAZIONE INCROCIATA
La maggior parte delle persone che usano la pistola spara-orecchini sono assolutamente impreparate ad offrire un servizio igienico e pulito. La pistola e spesso appoggiata tra libri contabili o dentro a dei cassetti… rendendo quindi reale la possibilità di contaminazioni incrociate. Solo pochi produttori ( |Medi-studs ed Inverness ) suggeriscono a chi fora di utilizzare un paio di guanti in lattice monouso mentre la stragrande maggioranza di questi “piercer” fora usualmente senza neanche lavarsi le mani. Inoltre questo tipo di foro viene di solito realizzato nei retro bottega… L’area da forare viene spesso disinfettata con alcool, che non e assolutamente efficace contro le epatiti ed altri patogeni ad alta resistenza. Il punto del foro viene poi segnato con penne comuni il cui inchiostro penetrerà nel foro. Il cliente viene molte volte incoraggiato a toccare l’area, per mostrare dove preferisce essere forato. Ad ogni modo non ha nessun senso fare questo tipo di segni, anche perchè e difficile prevedere la corretta angolazione ed il posizionamento non essendoci un controllo manuale appropriato. Proprio a causa di questa assenza di controllo può succedere che le persone contraggano danni fisici permanenti.
LA PISTOLA DANNEGGIA I TESSUTI
Gli orecchini sparati sono sempre accompagnati da un piattello di forma circolare. Il foro che ne risulta non e un piercing pulito con le estremità del gioiello arrotondate, che aiutano una rapida e tranquilla cura; si viene a creare invece un foro con numerose micro lacerazioni e distorsioni del tessuto che creano posto ad insediamenti per batteri e sporcizia. Questo oggetto spuntato viene forzato attraverso il tessuto causando ovviamente più dolore di un ago sterile, monouso ed a doppio taglio come quelli da piercing: questi ultimi inoltre sono più affilati degli aghi da sutura.
CHI FORA CON LA PISTOLA DA’ INDICAZIONI SBAGLIATE
Spesso vengono date al cliente le istruzioni più sbagliate perla cura del foro. Viene consigliato di toccare spesso l’area con le mani (sporche ), di girare il piercing ancora sporco, danneggiando quindi il delicato tessuto cicatriziale. Alcuni prodotti disinfettanti venduti dai produttori di pistole contengono cloruro di benzalconio, un’efficace e non troppo aggressivo liquido anti-batterico. Sfortunatamente altri vendono disinfettanti a base alcolica o consigliano di utilizzare acqua ossigenata ( perossido di idrogeno ). Nessuno di questi due prodotti aiuterà lo sviluppo delle nuove cellule cicatrizzanti nel periodo di guarigione.
GLI ORECCHINI DELLE PISTOLE
La maggior parte delle persone crede che gli orecchini delle pistole siano stati studiati per accelerare i tempi della guarigione. La realtà e che sono stati studiati per essere inseriti nelle orecchie della mucche! E per ottenere il massimo risparmio di produzione possibile. Il disegno di questi orecchini conduce invece a severe infezioni, anche perchè la farfalla di chiusura intrappola materiale di rifiuto ( linfa, pus, batteri ) che e difficile da pulire. La barra interna e inoltre troppo corta per permettere ad ogni piccolo gonfiore di dilatarsi durante la guarigione: diventa quindi normale vedere |’orecchino parzialmente o completamente incarnato nel tessuto. Questo accade spesso quando la pistola e usata per forare narici, tessuti cartilaginosi ed altre parti del corpo; ma può comunque accadere nei più comuni fori ai lobi. Alcuni di questi orecchini sono fatti in acciaio chirurgico, ma la maggior parte dei produttori offrono orecchini placcati in oro, dichiarando che l’oro copre l’acciaio chirurgico. Anche se questo potrebbe essere tecnicamente vero, l’acciaio e difficile da placcare, così che molti di questi orecchini sono placcati su di un’anima di acciaio ad altissimo contenuto di nichel od altri materiali a compatibilità zero. Il processo di placcaggio viene inoltre creato dall’immersione in un liquido non biocompatibile ( cyanide ). Tracce anche piccole di questo prodotto restano spesso impregnate nell’orecchino. Questo tipo di materiali non sono MAI adatte in gioielli che entrano in contatto con il corpo umano.
L’ABUSO DELLE PISTOLE SPARA ORECCHINI
Alla lunga la cosa più orribile di queste pistole e il loro abuso in mano a persone senza coscienza o di approfittatori ignoranti che le usano per forare altre parti del corpo. Molti piercers hanno visto questi orecchini incarnati in parti estremamente infettate come i lobi, narici, sopracciglia, ombelichi, capezzoli… Quando un’ orecchino si incarna la cosa migliore e andare al più vicino pronto soccorso, dove il “gioiello” viene rimosso chirurgicamente. Purtroppo questo può essere costoso, umiliante e doloroso per il cliente, e legittima anche a dare un’opinione negativa al body piercing reale. Alcune persone hanno perso parte dell’orecchio, altre si sono causati delle brutte ed indesiderate cicatrici permanenti, altre ancora hanno subito danni ai tessuti più innervati. Considerate adesso questa informazione e chiedetevi: a qualche senso prendere poche precauzioni per un foro ai lobi quando per qualunque altro foro si richiede sempre la massima professionalità ed igiene? Dopotutto, il lobo e come una qualunque parte del corpo, con lo stesso sangue, le stesse cellule rigeneratrici della pelle e gli stessi anticorpi. Il lobo ha le stesse potenzialità di contrarre infezioni rispetto ad altri piercing sia a causa della sua posizione sia a causa della sua limitata irrorazione sanguigna. La cartilagine dell’orecchio avendo una vascolarizzazione limitata e fragile, e uno dei punti realmente più difficili da guarire. E’ ora di smettere di utilizzare metodi tanto economici quanto rischiosi e di dire ” E’ solo un’ orecchio!”. Idealmente chi ci governa dovrebbe proibire l’uso delle pistole spara-orecchini . Di questi tempi l’uso della pistola spara-orecchini non e proprio una buona idea per la salute pubblica!
Ho iniziato la mia carriera nel 2002 e sono un body piercer professionista dal 2006.
Dal 2007 al 2012 ho viaggiato costantemente negli USA, Norvegia ed ovviamente Italia.
Ho avuto la fortuna di lavorare come guest piercer in diversi studi con grande reputazione come
High Priestess (USA), Enigma (USA), Laughing Buddha (USA), Evolve (USA) ed altri, dove ho
potuto migliorare il mio inglese e le tecniche di body piercing.
Un posto ed uno studio che ho nel cuore sono Oslo (NO) ed il Pinpoint Piercing, dove ho lavorato
per alcuni anni e dove tutt’oggi continuo a collaborare occasionalmente.
Tra i vari studi italiani ho lavorato diverso tempo allo Steel&Colors del mio amico Alessio Zampini.
Dal 2003 partecipo regolarmente a conferenze nel mondo:
• APTPI (IT) - BMXnet (Germany) - APP (Usa) - Fakir Intensives (San Francisco Usa)
Dal 2016 lavoro come relatore in diversi seminari e conferenze:
• Youmodify (IT) Bmxnet (DE) Ritorno alle origini (IT) Piercing Trade Show (UK).
• Dal 2011 sono il proprietario del Borneoflower piercing studio a San Remo.